Proprio ieri sera, leggendo i commenti di due utenti, Alfa e Malikà, mi è venuto in mente che questo racconto è una versione recente del primo racconto che ho scritto nella mia vita :)
Così mi sono detto, perchè non pubblicare anche la vecchia, brutta, sgrammaticata versione del 2006? Ed eccola qua, pubblicata apposta per voi!
Mentre la leggete ricordate che questo racconto l'ho scritto a soli 15 anni^^
P.s. Non ho corretto nessun errore in questa versione, quindi se ne trovate non è che ho dormito, semplicemente ho voluto lasciarla "intatta".
Se volete rileggere anche la nuova versione, cliccate qui: Costano Troppo - Versione nuova
COSTANO TROPPO - Versione del 24/07/2006
[Anno 3715, La Terra e Plutone sono in guerra per il dominio del sistema solare]
Esplosioni, Grida, Morte. La Battaglia. E io ci sono in mezzo. Un Proiettile mi sibila a pochi centimetri dalla testa. Un urlo. Non tutti sono fortunati come me.
Un altro proiettile. Mi colpisce in pieno petto. In quell'istante prego che i nuovi giubbotti antiproiettili funzionino. Funzionano.
Sono salvo solo grazie allo stemma da Tenente che ho sul braccio destro, perché i giubbotti vengono dati solo agli ufficiali: - Costano troppo! - aveva detto il Colonnello quando gli avevo parlato dell'ingiustizia di dare gli equipaggiamenti solo agli ufficiali. "Costano troppo", quelle parole mi tornano alla mente. "Costano troppo". Come se una vita umana valesse meno di un giubbotto.
Devo abbandonare i miei pensieri, il fuoco di artiglieria nemica è cessato e devo approfittarne.
- All'attacco!!! - grido alle truppe - Dobbiamo riuscire a far cedere la 1° linea! -
A quelle parole tutti i soldati ancora in grado di combattere, escono dai loro ripari e mi seguono verso le linee nemiche.
Il fuoco di artiglieria nemica riprende. Ormai siamo a metà strada. Sarebbe da folli tornare indietro. Bombe esplodono in tutta l'area circostante. Grida e lamenti si uniscono alle esplosioni. 3 metri ci dividono dal nemico. 2 metri. 1 metro. Scontro corpo a corpo. Gli uomini più fortunati hanno il del calcio del fucile, altri combattono a mani nude. Io preferisco il mio pugnale. Altro oggetto che possiedo grazie al grado.
Un nemico mi si para davanti. Plutoniani. Che brutta razza. Creature dalla pelle violacea e umidiccia, con volti che incutono terrore e ribrezzo allo stesso tempo, con le bocche che mostravano sempre quei denti affilati come rasoi. Fortunatamente non devo fargli un servizio fotografico, devo ucciderlo. Anche loro si aspettavano un corpo a corpo. Il "mio" alieno era armato con un "Bashgot", ovvero una spada corta con un lato seghettato con la lama che emana un debole bagliore verde. Bisognava stare attenti. La lama brillava grazie a un potentissimo veleno che se ti colpisce ti uccide dopo molti minuti di agonia.
Effettuiamo una di scambi con affondi e parate. Nessuno dei due ha la meglio. L'alieno tenta un affondo, ma si scopre troppo. Stolto. Quando si accorge dell' errore è già a terra con uno squarcio nell'intestino.
Mi scontro ancora con altri due plutoniani. Ma l'esito del combattimento non cambia da quello precedente. Quando l'ultimo dei due è a terra morente, mi accorgo che i plutoniani si ritirano nelle retrovie.
Molti morti di entrambe le fazioni. Troppi morti. Sento un grido di un mio soldato ma non riesco a capire cosa dice. Il grido si ripete: - .......ino!!! - Purtroppo non riesco a sentirlo chiaramente. L'urlo si ripete per la terza volta molto più chiaro: - Cecchino!!!! -Troppo tardi. Sento un dolore fortissimo alla testa. Poi. Buio.
lunedì 8 febbraio 2010
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4 commenti:
Le versione nuova è scritta meglio e il finale è molto più efficace, ma anche questa vecchia è molto bella.
E il tema, purtroppo, sempre attuale...
Grazie mille del commento^^ Purtroppo hai ragione, il tema è anche troppo attuale...
Anch'io preferisco la nuova versione. D'altro canto questa è una prima stesura, no?
Già, questa era solo la prima versione del racconto, quella che scrissi nel 2006^^ Il primo racconto che io abbia mai scritto :)
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