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giovedì 8 luglio 2010

Il Buon Padre

Ciao a tutti!
Finalmente gli esami sono finiti, non ne potevo più, ancora i risultati non sono usciti, ma almeno ho scrollato un bel po' di stress!
Come speravo di fare già da un po', ecco a voi un mio nuovo scritto (molto piccolino)! Niente di impressionante, ma leggetelo comunque! E commentate!
Il Buon Padre

«Figliolo, vieni qui.» disse l’uomo.
Il ragazzetto si alzò dal tappeto su cui stava giocando e andò dal padre.
«Oggi» continuò costui «voglio insegnarti qualcosa… qualcosa che ti sarà utile. Voglio spiegarti la differenza tra la verità e la menzogna, così che tu possa capire perché sia meglio l’una dell’altra.» disse guardando negli occhi il figlio «Devi sapere che dicendo la verità, sarai sempre certo di non ingannare nessuno e non rischierai mai di fare figuracce. Avrai sempre la coscienza a posto, non avrai mai nulla da nascondere e potrai vivere sereno.»
«Beh, così avrò sempre la stima di tutti.»
«Non è proprio così… »
«Come no?»
«Beh, vedi… non sempre la verità piace alla gente, perché non c’è cosa meno apprezzata che sentir parlare dei propri difetti o dei propri problemi. Alla gente piace sentirsi dire che la propria vita andrà bene, che non avranno problemi, che ci saranno sempre soldi e lavoro. La gente non vuole veramente sentire la verità; inoltre spesso può essere difficile da dire… e anche spiacevole. Ma non preoccuparti di questo, perché il nostro Signore ci ha concesso il dono della menzogna. La gente adora ricevere complimenti, e crederà sempre nelle false promesse. Come dicevo, alle persone piacciono le false verità. Non vuole sentire la verità, ma vuole sentirsi dire ciò che vuole sentire… che ovviamente non è la verità. Quindi ricorda… la verità è una grande virtù, ma la menzogna lo è ancora di più.»
«Grazie papà!» disse il ragazzetto abbracciando il babbo «Da grande spero proprio di essere saggio come te e di poter fare il tuo stesso lavoro!» disse «Vorrei proprio essere presidente!»

7 commenti:

Luana ha detto...

Hehehehehe :P

Ludwig Kaputt ha detto...

Il racconto, un elzeviro quasi, non è male. Ma dovresti dedicare maggior attenzione alla grammatica: è importantissima! Soprattutto per chi si autodefinisce "un aspirante scrittore". Perciò, sappi che si scrive po' e non pò. Ché si tratta di apostrofo da troncamento (sarebbe poco) e non di accento. Perdona il mio tono forse troppo confidenziale; è solo solidarietà fra aspiranti. Infatti lo sono pure io, aspirante scrittore. Continua e continua e continua ancora. Non abbatterti e non svegliarti la mattina credendo d'essere un predestinato: trova la giusta distanza tra umiltà ed autostima, insomma. Potresti farcela. Perché no?

Michael Crisafulli ha detto...

@Luana: :) :)

@Ludwig: Guarda, io alla grammatica cerco di guardarci il più possibile, poi ogni tanto qualcosa mi scappa. Ti ringrazio per la segnalazione di errore, sapevo già che ci scriveva con l'apostrofo, solo che spesso quando sono sovrappensiero mi capita di fare confusione tra i vari accenti e gli apostrofi :)
Grazie in ogni caso per il commento, che è molto bello ^^

Anonimo ha detto...

Complimenti! Vera e propria satira! Bravissimo!

Michael Crisafulli ha detto...

@Anonimo: Grazie!

MaxTux ha detto...

Molto bravo, complimenti!
Se ti fa piacere passa sul mio sito, anche io sono uno scrittore!

Michael Crisafulli ha detto...

Grazie mille, passerò!

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