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martedì 29 giugno 2010

Carcharodon Carcharias

Ebbene, gli scritti sono finiti (e non sono andati proprio benissimo) e venerdì avrò l'orale, e poi finalmente vacanza! Intanto vi lascio con questa poesia!

Carcharodon Carcharias

Dominatrice
D’abisso profondo,
di luoghi immersi;
somigli a chi il mondo
fa in versi.

Eterne condanne
Giogan costoro:
l’un a nuotare
perennemente
l’altro a pescare
l’idea latente.

La testa sporge
Per tempo lieve
In mondo straniero
Poi si rimmerge;
Unica nella sua specie.
E così faccio io,
e così sono io.

4 commenti:

Lukino's pictures ha detto...

bellissima! non pensavo che potesse essere così poetico uno squalo :O

Michael Crisafulli ha detto...

xD Grazie^^

Ludwig Kaputt ha detto...

Il racconto, un elzeviro quasi, non è male. Ma dovresti dedicare maggior attenzione alla grammatica: è importantissima! Soprattutto per chi si autodefinisce "un aspirante scrittore". Perciò, sappi che si scrive po' e non pò. Ché si tratta di apostrofo da troncamento (sarebbe poco) e non di accento. Perdona il mio tono forse troppo confidenziale; è solo solidarietà fra aspiranti. Infatti lo sono pure io, aspirante scrittore. Continua e continua e continua ancora. Non abbatterti e non svegliarti la mattina credendo d'essere un predestinato: trova la giusta distanza tra umiltà ed autostima, insomma. Potresti farcela. Perché no?

j ha detto...

caro ludwig mi spiace non essere d0accordo con te sulla grammatica la poesia non la richiede la prosa forse ma poi che ci fa? non siamo a scuola con la maestrina che ci corregge il compitino con quegli orrendi segnacci rossi
la poesia mi sembrava carina anceh se un po' neoclassica ma è così di moda il neoclassico oggi? e non ce ne sarebbe bisogno

yo!!!

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