Ciao a tutti! Quella che vi propongo oggi è una cosa che ho scritto circa un mese fa, il 18 aprile, è un pò lunga, spero vi piaccia!
Inoltre volevo dirvi, anche se forse non vi interesserà molto, che la settimana scorsa c'è la stata la premiazione ad un concorso di scrittura a cui avevo partecipato, e le mie poesie - inedite - con le quali ho partecipato sono state segnalate dalla giuria e sono state pubblicate su un libro dalla casa editrice Tempo al Libro. Se siete interessati al libro, ditemelo, in ogni caso successivamente metterò un post con qualche informazione in più!
Il Re del nuovo Millennio
Era un pomeriggio noioso – normale – dove il brusio amico del computer mi cullava, mentre io, immerso nella profonda e gelida routine, solcavo le ormai note acque della Rete. Con la mano, mossi il nero timone della mia scrivania, e facendolo scorrere veloce sulla sua pallina, attraversai dolci acque tropicali fino a raggiungere un piccolo isolotto sperduto, sul quale – come un ammiraglio - avevo il compito di mantenere l’ordine tra i suoi visitatori.
Dopo aver aperto la pagina e gettato l’ancora, scesi sulle bianche spiagge del forum, dove diversi aspiranti marinai, ancora poco esperti nell’arte della penna, stavano discutendo delle loro ultime opere. Poesie, racconti e romanzi: migliaia di testi si potevano trovare tra le immense librerie dell’isola. Come al solito, muovendomi sicuro tra le scaffalature, controllai gli ultimi scritti, per assicurarmi che tutto fosse in ordine.
Dopo aver riposto con cura l’ultimo tomo – ancora fresco di stampa -, senza curarmi - come ero solito fare nelle mie ultime visite - di complimentarmi o rendere consigli all’autore, mi resi conto del grigiore tutti quei testi e pensai con tristezza che molti di loro sarebbero marciti in quegli scaffali, corrosi dalla sabbia indifferente e dal tempo malvagio.
Era tutto così maledettamente scontato, sentimenti smorti, già visti, già letti, già stancati. Tutto così poco originale, niente di nuovo, migliaia di cloni. Bisognava solcare acque nuove, immergersi in abissi profondi, superando gli aguzzi scogli del normale e del concepibile. Bisognava raggiungere nuove americhe, in cui scolpire nelle rocce perenni i testi del nuovo millennio. Così decisi di viaggiare fino all’orizzonte. Come uno stolto bucaniere a caccia di tesori sommersi, scavavo fino ai confini della mia mente, tra gli amari ricordi dimenticati e le tristi storie vissute.
Navigando nel Mare delle W, vidi banchi di link e sciami di url, che si avvicinavano alla mia imbarcazione mostrando i loro caratteristici segni che decoravano tutto il loro esile corpo. Evitai i canti di pishing delle belle sirene distese al sole di false isole. Superai tempeste di spam, che inondarono il mio vascello e che per poco non affondarono, riempiendolo. Mi districai, spinto dal motore di ricerca della mia nave, tra le impervie vie che si intromettevano tra me e la mia america. Rischiai di perdermi in quell’oceano ostile ma essenziale in cui viaggiavo, e allora andai alla ricerca di un amico, un alleato che potesse aiutarmi.
Fu in quel momento, tra il sole battente alto nel cielo, che capii quello che mi era oscuro. Il mio vascello sbatté contro la fresca sabbia di un nuovo continente e di colpo mi ritrovai alla mia scrivania, con le mani che battevano furiose sulla tastiera: il computer era il mio nemico alleato. Era lui, solo lui, la mia america. Così vicino e così distante. Così amico e così ostile.
Era lui quello che stavo così agognatamente cercando da tempo. Avevo raggiunto l’orizzonte, avevo scandagliato gli sconosciuti fondali, senza cercare dove mi era più facile giungere. Il computer, il calcolatore, il Re del nuovo millennio, lo schiavista di civiltà. Un amico da amare ed un nemico da odiare. l’Imperatore della Razionalità.
Razionale, matematico, rigido, inumano, ligio agli ordini e all’uomo. Una macchina senza errori, vincolata ai più rigidi ordini informatici, senza possibilità di ribellione, senza fantasia, senza opinioni.
Stupefacente.
Non potei fare altro che far scorrere le mie mani sui tasti della penna del duemila e dedicare un ode alla più grande e rivoluzionaria opera che l’uomo avesse mai creato, facendo si che anch’essa potesse comprenderla.
Fu così che concepii quest’Ode in Binario:
Ode in Binario
0100000101101101011000010111010001100001001000000110110101100001011000110
11000110110100001101001011011100110000100101100000011010000101001110011011
011110110000101110110011001010110110101100101011011100111010001100101001000
00011100100110111101101110011110100110100100001101000010100110010001101001
00100000011011010110000101110100011001010110110101100001011101000110100101
1000110110000100100000011101100110100101110100011000010011101000001101000
01010011000110110000101101100011000110110111101101100011010010010111000001
1010000101000001101000010100101001101100101011011010111000001101100011010
01011001100110100101100011011000010111010001110010011010010110001101100101
0010000001100100011010010010000001110110011010010111010001100001001011000
00011010000101001110011011001010110111001111010011000010010000001100101011
1001001110010011011110111001001100101001011000000110100001010010010000110
0001011100100110010001110111011000010111001001100101000011010000101001000
10001101001001000000110010101101100011001010111010001110100011100100110111
101101110011010010110001101101111001000000110001101110101011011110111001001
10010100111010000011010000101001100001011011100111010001101001001011010111
0000011011110110010101110100011000010010111000001101000010100000110100001
01001000111011100100110100101100111011010010110000100100000011001010111001
10110100101110011011101000110010101101110011110100110000100001101000010100
1000100011000010110110000100000011001000110111101110010011000010111010001
10111100100000011100110110001101101111011100000110111100111010000011010000
10100111001101101111011011000110111100100000011001000111010101100101001000
0001100011011010010110011001110010011001010000110100001010011001001001001
001101001011011010110110101100001011001110110100101101110011000010111101001
10100101101111011011100110010100101110000011010000101000001101000010100101
01000110100100100000011100110110111101101110001000000111001101110101011100
00011001010111001001101001011011110111001001100101001110100000110100001010
0110100101101100001000000110110001101001011001010111010001101111001000000
111000001101001011011100110011101110101011010010110111001101111000011010000
1010011000010110110001101100011000010010000001110110011000010111001001101
00101101111011100000110100101101110011101000110000100100000011001100110100
101101110011001010111001101110100011100100110000100001101000010100110110001
1000010010000001110000011000010110110001101100011010010110010001100001001
00000011011010110010101101100011000010010000001101101011011110111001001100
10001100101001011100000110100001010010001010010000001100011011011110110111
0001000000110110001100101001000000111010001110101011001010010000010010011
01101101011001010110111001110100011010011001010000001101000010100100100001
10111100100000011001110110100111100000001000000110011001100001011101000111
0100011011110010000001110000011011110110010101110011011010010110000100101110
Se vuoi vedere la traduzione della poesia, clicca qui sotto:
4 commenti:
Molto belli i paragoni marini con il mondo di internet!
Solo mi fa rabbrividire il pinguino di Linux che fa capolino da una finestra di Windows (sono una linuxiana convinta!)
Grazie^^
Comunque vedila come un superamento, il pinguino si affaccia alla finestra per vedere nuovi orizzonti :)
Geniale!
Hi nice reading your postt
Posta un commento