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venerdì 16 aprile 2010

Il Gigante

Ciao a tutti! Finalmente dopo tante attese, ecco a voi un nuovo raccontino che ho buttato giù qualche giorno fa... ma vi avverto, sempre per lo scarso tempo che ho a disposizione, il racconto non è stato ancora "messo a punto". Per essere precisi diciamo che ancora non mi convince a pieno e probabilmente ci dovrò rimettere le mani, ma siccome è davvero tanto che non pubblico un mio racconto ho pensato di darvelo lo stesso anche se un pò "rozzo". Mi raccomando come al solito, datemi le vostre impressioni e, sopratutto in questo racconto, i vostri consigli o le segnalazioni di errori (che ho paura potrebbero esserci, la fretta è nemica dello scrittore.)

Il Gigante

Buio, ci avvolge. Il nostro nascondiglio è freddo, terribilmente gelido. Siamo tutti vicini, ammassati come bestie; anche se non li vedo, sento il loro calore vicino al mio, è rassicurante.
Fuori, forti tonfi echeggiano fino a noi, passi, ci stanno cercando. Un brivido mi percuote, mentre quei suoni mortali continuano a sopraggiungere. Anche gli altri hanno paura: l’aria è pregna di terrore, riesco a respirarlo. I passi si fanno sempre più vicini.
Tum… Tum… Tum… L’agitazione cresce, la sento quasi spingere da dentro per uscire: è terribile. Tum… Tum… Tum… quiete.
Che se ne sia andato? Una fortissima luce mi investe, mentre la porta si apre: ha scoperto il nostro rifugio! Tutto è perduto!
Un ghigno malvagio percorre il viso del gigante mentre ci fissa: non lo dimenticherò mai. Rimaniamo tutti vicini, nessuno tenta di scappare, sarebbe inutile, l’unica via di fuga è bloccata. Attendiamo la morte. Il volto maligno ci osserva ancora qualche attimo, poi allunga una mano verso di noi. Le dita grassocce e unte ci vengono incontro, tutto è perduto! La mano sembra ignorarmi, andandosi a richiudere su Joe, urlante.
«Joe! Joe! Cazzo, perché? Perché proprio lui?» grido a squarciagola.
Il gigante mi ignora; porta fuori dal nascondiglio Joe, e poi ritorna, afferra Tim e lo trascina all’esterno, e poi di nuovo con Andrew, Zoe, Jackie e Bob. E’ un delirio.
Dietro di me, Brenda urla e si dispera; altri inveiscono contro il mostro. Il freddo, indifferente, continua a tormentarci, ma ormai nessuno lo sente più.
La mano assassina però non si ferma. Viene verso di noi, veloce e terrificante. Mi sento stringere forte: mi ha preso, urlo di dolore. Vengono portato fuori, immobilizzato in quella stretta soffocante e accecato dalla luce esterna. Non capisco più nulla, aspetto di riacquistare la vista. Le urla continuano anche fuori.
Quando riprendo la vista, la scena è terribile, sembra un mattatoio. E’ tutto rosso, tutto fottutamente rosso. Joe e Tim sono già andati. Il gigante tiene in una mano Bob e nell’altra una grandissima lama gocciolante, che luccica illuminata dal sole che filtra dalla finestra.
Zac! Il coltello si abbatte su Bob, squartandolo a metà. Alcuni schizzi rossi ci raggiungono, sporcandoci; Zoe sbianca e per poco non perde i sensi.
Zac! Zac! Zac! La lama continua ad abbattersi sul povero Bob. Zac! Zac! Zac!
Ho la nausea; nonostante il nostro povero amico sia ormai esanime, quel maledetto continua ad infierire: Zac! Zac! Zac!
«Brutto bastardo! Perché ci fai questo? Perché?»
Non paga, ignorandomi, quella bestia prende i resti del povero Bob e li mette in un enorme macchinario di plastica.
«Stronzo! Stronzo!» Continuo ad urlare.
Si gira, poi, lentamente, allunga la mano verso di noi ed afferra con forza Andrew. Lo appoggia al posto di Bob, poi, con estrema freddezza cala l’arma anche su di lui. Zac! Zac! Zac!
«Maledetto barbaro! Smettila! Smettila!» Grido sempre più forte.
Poco dopo prende Jackie, Zac! Zac! Zac!
Mi gira tutto, c’è rosso ovunque, rosso ovunque, uno sterminio. Anche quei due finiscono in quella strana macchina.
«Che tu sia maledetto! Non ti basta massacrarci?» Urlo disperato in attesa della mia morte.
Zoe, a fianco a me, fissa il vuoto terrorizzata. Tutto continua a girare intorno a me, non sento neanche più la morsa della paura, il destino ormai mi è contro.
«Su, che aspetti? Uccidimi! Stronzo!»
Poco dopo, il gigante si ferma e dopo aver armeggiato con il marchingegno, lo inclina e fa fuoriuscire una densa poltiglia rossa colandola dentro ad un vasetto.
Zoe riprende a disperarsi. «Ma che diavolo fa? Quelli sono i corpi dei nostri amici! E tra poco toccherà a noi, ci ucciderà! Ci ucciderà!»
«Non credo… »
«Cosa? Ma hai visto cosa ha fatto agli altri?»
«Sei giovane, ti dico che non ci accadrà nulla.»
«Ne sei certo?»
«Si, ormai… è passata.» dissi tranquillo «Bisogna farci l’abitudine. E’ dura la vita di noi pomodori.»

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel racconto Michael.
Mi permetto di farti notare un piccolo refuso: "Zoe riprende a disperarsi", piuttosto che "riprese".
Bravo, continua così.
A presto, Writegame.

Michael Crisafulli ha detto...

Grazie mille^^ Ora correggo l'errore, come dicevo, il testo non è ancora completo, grazie per avermelo fatto notare :D
A presto! Ciao!

Unknown ha detto...

No! D'ora in poi non potrò più tagliare un pomodoro senza pensare a questo racconto!
Molto carino comunque!
Ciao!

Cesare ha detto...

Innanzi tutto ti devo fare i complimenti per questo racconto davvero pauroso e divertente allo stesso tempo. :)
Poi ti volevo invitare a leggere il mio romanzo a puntate che presto comincerò a pubblicare qui: http://saikoropark.blogspot.com/ .
Sono sicuro che mi potrai aiutare!
Cesare

Michael Crisafulli ha detto...

@Ele: Ihih! Grazie^^ E attenta ai pomodori!

@Cesare: Grazie mille^^ Per quanto riguarda il racconto a puntate, ora vado a vedere che genere è, per vedere se mi ispira, nel caso proverò a leggerlo, anche se non prometto niente perchè la maturità si avvicina sempre più e il tempo è sempre meno^^

LadyAstral ha detto...

Molto bella ^-^
L'unica cosa, nel mio caso, ho trovato che alla fine ha person un pò rispetto all'inizio.
Nel senso mi ha coinvolto di più la prima parte dove non si sapeva chi erano la fine mi ha coinvolto di meno :)

Ma come ho detto pensiero mio ;)

Per il resto mi è piaciuto bravo come sempre *-*

Michael Crisafulli ha detto...

Fai, bene è giusto che tu dica la tua idea^^ Ancora non ho mai mangiato nessuno :D
Grazie mille^^ Come dico sempre, apprezzo sia le critiche che i complimenti (e spesso apprezzo più le critiche^^)

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